Palazzo Riso a Palermo – Visitalo con noi
La storica dimora di Palazzo Belmonte Riso, nel cuore del centro storico di Palermo, realizzata a fine Settecento dai Principi Ventimiglia di Belmonte, rappresenta un interessante esempio di residenza privata nobiliare che coniuga la magnificenza tardo barocca al rigore neoclassico.
Dopo anni di abbandono e degrado, nel 1986 è acquistato dalla Regione Siciliana che ne effettua i lavori di restauro negli anni Novanta, restituendo un monumento alla città e creando un nuovo spazio espositivo, sede dal 2005 di Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, che oggi assume il nome di Polo Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo.
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Il nome originario dell’edificio è Palazzo Ventimiglia di Belmonte, nella metà del XIX secolo passato al barone Giovanni Riso di Colobria assumendo l’attuale nome. Dopo un primo incarico affidato al principe Alessandro Vanni di San Vincenzo, “dilettante di architettura”, nel 1780 il progetto fu commissionato dal principe di Belmonte Giuseppe Emanuele Ventimiglia all’architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia. Tuttavia due architetti dell’epoca, Doufurny e Hittorff, riportano entrambi il coinvolgimento dell’importante figura di Ferdinando Fuga nella costruzione. Completato nel 1784, l’edificio è un esempio del passaggio dallo stile tardo Barocco siciliano al Neoclassicismo.
Nel XIX secolo divenne proprietà della famiglia Riso, il cui stemma è posto sul portale d’ingresso. L’opera fu realizzata in marmo da Ignazio Marabitti, così come le sculture neoclassiche del balcone centrale.
Durante la seconda guerra mondiale una bomba colpì il palazzo, a quell’epoca sede della casa del Fascio, facendone crollare una parte e distruggendo gli affreschi, tra cui quello realizzato da Antonio Manno nel grande salone da ballo e quelli di Giuseppe Patania. Da allora il palazzo venne abbandonato.
Verso la metà degli anni novanta la Regione Siciliana, già proprietaria del palazzo, avviò i primi lavori di restauro, recuperando alcune parti dell’edificio.
Nel 2006 vennero avviati i lavori di restauro dell’ala nord dell’edificio e nel 2008 venne realizzato l’allestimento museale per la nuova destinazione del palazzo a museo d’arte contemporanea. Nel 2015 sono ancora in corso lavori di ricostruzione e di adeguamento infrastrutturale.